| Dove è offesa, che io porti il perdono.
| Dove è discordia, che io porti l'unione.
| Dove è dubbio, che io porti la fede.
| Dove è errore, che io porti la verità.
| Dove è disperazione, che io porti la speranza.
| Dove è tristezza, che io porti la gioia.
| Dove sono le tenebre, che io porti la luce.
San Francesco d'Assisi
- Festa della Luce, festa della candelora -
Seconda flebo di medicinale.
Speriamo sia l'ultima.
Dipenderà dai risultati degli esami che farò.
Oggi pomeriggio, dopo la flebo, sono crollata sul divano. Crollata per me vuol dire dormire 15-20 minuti, un record, visto che non dormo di pomeriggio nemmeno se ho la febbre alta. Combatto con la paura e un'influenza intestinale, che dopo la bronchite mi ha definitivamente messo a terra. Dolori e crampi alla pancia che quasi mi hanno ricordato le coliche di fegato. Oggi, mi sembra di stare leggermente meglio, ma non lo dico troppo ad alta voce.
Nel frattempo mando giù riso in bianco, patate e carote. Mi sono concessa una fettina di pollo diviso in due giornate e una sogliola lessa che mi ha fatto venire i brividi solo a guardarla.
Decisamente, nonostante il mio buonumore di fondo, qualcosa rema contro. Ma sono una combattente e vincerò io.
Questa storia della flebo cammina sotto pelle, come il medicinale che mi sparo nelle vene, cerco di non pensare ai risultati, cerco di non pensare troppo al futuro che sta diventando rapidamente presente, cerco di non fare nessun calcolo, nè previsione.
E' una buona strategia, funziona.
Eppure questo sangue tossico che uccide i miei bambini, è una spina sottile che punge e mi sveglia nel cuore della notte. Poi mi riaddormento subito, ma intanto la puncicata arriva, così, tanto per non farmi calare l'attenzione.
E' un mese che non pratico yoga. Non sono riuscita ad andare per tutti i malanni (un mese!!!!) e mi manca come l'aria.
Se riuscirò a riprendere presto so che riprenderò a dormire senza svegliarmi.
Vorrei provare a riprendere il tema maternità e tutto ciò che comporta. Ogni tanto mi chiedo se è il caso. Sin qui tutta teoria, ma poi avere un figlio adesso, alla mia età, chissà davvero, nella pratica, cosa vuol dire. Se è davvero il caso.
Domanda scema?
Lasciamo stare allora.
Metto da parte per tempi migliori.
Ho imparato a non mettere troppa carne al fuoco e ad occuparmi di ciò che posso occuparmi un pò alla volta.
Stamattina mi hanno detto che la persona che ci ha regalato la nostra gatta Ema sta vivendo gli ultimi giorni della sua vita. A noi ha regalato amore e grazie al suo dono abbiamo imparato ad accogliere. La sua vita intrecciata a noi ha innescato un processo di amore che rimarrà per sempre impresso nel nostro cuore.
Intanto stanotte a Roma ha nevicato.
Poca roba per chi è abituato alla neve vera, ma ricordo che il nostro bambino verrà dalla neve e di nome fa Nevischietto.
Nevicherà ancora nei prossimi giorni, in maniera più seria. Come tre anni fa. E ogni fiocco sarà pieno di speranza che mi porterà verso la mia personale primavera.
Thanks for reading & sharing Lenglish
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HI???