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In attesa.

Posted by Lenglish on Saturday, July 20, 2013


vale,
poche ore, ormai le contiamo, anche se il travaglio non è iniziato, e il tuo piccolo sarà con te.
Vedrai i suoi occhi, lo toccherai, sentirai battere il suo cuore, sentirai il suo respiro e la sua voce.
Ti addormenterai sfinita, ma con una nuova te, una te nata insieme a tuo figlio, un parto di te stessa e alla fine sarà lui che ti "tirerà fuori" da lì, mentre lui nascerà.



So che comprendi quello che ti scrivo.
So che sai quello che ti dico, perchè hai vissuto la nascita di questa tua nuova te parallelamente alla crescita di tuo figlio in te, passando per gli addii ai miei figli. Hai vissuto nove mesi di te con me e ora mi dici "questo figlio è anche un pò tuo", che è l'espressione più grande, più generosa, più altruista che una madre possa mai pensare, nonostante l'istinto che dovrebbe prevalere, nonostante tutto.
Invece, con appena il test di gravidanza positivo in mano, sul mio divano, tra le lacrime, mi hai detto: "volevo aspettare te per avere un bambino. Volevo che andasse prima bene a te".
Come si può dire e pensare questo?
Io non riuscirei mai a pensarlo.
L'istinto materno, forse perchè il mio è castrato, mi porta ad uno stato di autoconservazione, e mai avrei potuto dire a nessuno, ciò che tu hai detto a me.
E me lo hai dimostrato nel tempo.
Hai cercato di capire.
Hai studiato con me.
Hai cercato una soluzione.
Hai combattuto. Con unghie e denti, contro le ipotesi, i dottori, le tesi, le prove certe. Perchè non vuoi arrenderti e perchè, anche attraverso la mia esperienza, hai compreso quanto importante fosse il dono che ti è stato dato.
Non ti ho mai ringraziato per questo.
Io che parlo di amicizie che mi abbandonano, di delusioni, di incomprensioni, di cattiverie, io non sono stata mai in grado di essere realmente riconoscente per  la tua amicizia vera, che non mi ha mai lasciato.
C'eri quella notte.
Mentre rischiavo di morire dissanguata per l'extrauterina. Io non lo sapevo ma tu eri fuori quella porta.
C'eri, mentre mi spengevo nel mio letto dal dolore.
C'eri quando mi prelevavano ovuli di speranza e mi sopportavi nonostante le pere di ormoni, la negatività e la paura.
C'eri durante tutte le beta positive.
C'eri nonostante le lamentele, il mio sentirmi sempre abbandonata, le mie insicurezze.
C'eri nonostante le tue paure.
Nonostante le analisi positive alla fibrosi cistica dopo solo tre mesi della tua gravidanza.
Tu, che non hai avuto problemi a concepire, fino all'ultimo giorno, hai chiesto e ti sei informata sulla procreazione assistita, sulla diagnosi pre impianto, sull'influenza dell'eparina a inizio gravidanza!
Io che idealizzo sempre i rapporti, a volte non mi rendo conto di come invece le cose vere, quelle che toccano il cuore, mi sono davanti, mi sostengono, mi amano. E faccio spazio solo alle assenze.
E il mio rammarico è il non esserti stata vicina quanto avrei voluto.
Non sono riuscita ad accompagnarti a nessuna ecografia, a nessuna analisi, a nessuna visita.
E hai capito.
Hai capito cosa significa per me cercare mio figlio, al costo della vita.
Il tuo piccolo è arrivato due settimane dopo il mio cavaliere.
Se il mio cavaliere avesse resistito, sarebbe nato ora.
Avremmo partorito insieme.
Ed io ho bisogno di vedere il tuo bambino, di guardare i suoi occhi, che hanno visto gli occhi dei miei bambini.
Perchè il tuo, arriva quando ho bisogno di vita. Ora che la vita di una delle persone a noi più care, ci è venuta a mancare.
Se c'è una cosa positiva, la più positiva di tutte le cose che in questi anni mi hai dato, è che mi hai insegnato ad andare avanti, con la tua personale visione della vita, con la tua forza e la tua capacità di sopportazione del dolore, e il saperti incantare davanti alle meraviglie che non conosci, che solo le persone umili e con sete di conoscenza, riescono ad avere.

Il tuo piccolo sarà con te, tra poco. Ti stringerà le mani. Si appoggerà al tuo petto e sentirà il tuo cuore e ti riconoscerà come la sua luce. Come solo un rapporto tra madre e figlio può essere.
Dopo, 
sarà tutto diverso.
Per sempre.



In attesa,

ti voglio bene.

POST - POST ore 9:00

Il piccolo T è nato stanotte, dopo che la mamma ha letto questa lettera.
Le acque sono diventate scure, con un'ecografia si sono visti due giri di cordone intorno al collo. Cesareo d'urgenza.
Il piccolo T nasce lo stesso giorno alla stessa ora del suo papà nato 39 anni prima.
Vale piange, è emozionata e forte.
Ed io sono felice, perchè ora sono un pò mamma anche su questa terra.
Si può fare spazio alla felicità degli altri, anche se in noi c'è dolore, Madness.
Io ho bisogno di vita.
Di felicità.
Quindi oggi, mi sento felice, perchè riesco ad accogliere a braccia aperte, non mi chiudo, perchè amo la vita, tutto il pacchetto che hanno confezionato per me.

Thanks for reading & sharing Lenglish

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