«Tre mantra che non dovreste mai usare.
1) Io non so.
2) Io non sono pronto.
3) Io non posso farlo.»
Yogi Bhajan
Partiamo da qui.
Da quello che ho imparato a non fare.
Da quello che ho imparato a non essere.
E di questo, non mi stancherò mai di dirlo, devo ringraziare i miei figli e il loro non-essere.
Prima ero una persona attaccata alle sue insicurezze, al suo credere che tutti gli altri erano migliori della sottoscritta e che comunque, in ogni caso, ero io a sbagliare, anche se non centravo nulla.
Poi è cambiato tutto.
Oggi non esiste non ce la faccio, non so, non posso farlo.
Non me lo posso permettere.
Oggi le cose vanno così, che io lo voglia o no.
Poi ci sono gli altri.
E gli altri non sono felici.
Non sanno, non sono pronti, non possono farlo.
Due giorni fa ho chiesto a mio marito cosa avrebbe fatto per prima cosa, avendo a disposizione una certa somma di denaro, non una cosa esagerata che ti cambia la vita, mettiamo una roba come cinquantamila euro.
Lui mi ha risposto nell'ordine:
1) metterei a posto la casa
2) farei dei tentativi in pma all'estero
A me è caduto il piatto che stavo asciugando perchè avevo pensato alle stesse identiche cose.
Poi ci siamo detti che in effetti, tutto il resto, davvero, è un contorno.
Possiamo raccontarcela come ci pare.
Noi siamo,certo, comunque.
Noi conosciamo.
Noi ci riempiamo la vita di tante cose, la riempiamo fino all'orlo, ma sono poche le cose importanti, e forse la più importante, quella di avere la voglia di stare insieme, la diamo per scontato.
Il resto è un contorno.
I figli non lo sono. I figli sono una di quelle cose importanti, che ti fanno felice, anche se sei un puttaniere, anche se sei una che se ne frega e incinta ci sei rimasta per caso.
I figli sono quella cosa che la mia vita è differente, come la banca.
E mi dispiace, ma è così.
E non si tratta di essere fissati, di ruotare intorno a questo punto e basta. No cari miei. Se non te ne curi è perchè questo aspetto non lo hai affrontato.
Ma non affrontare la questione della continuità di te stesso, della possibilità che puoi dare ad un'altra persona di stare qui, in questo mondo del cavolo, vuol dire non aver affrontato un pezzo di te stesso.
Non è condannabile questo, certo che non lo è. Ognuno fa della propria esistenza ciò che vuole.
E' solo un peccato.
Un vero peccato non volerlo affrontare.
Ma questo vale anche per chi è comunque genitore. Il punto sta sempre lì: è un genitore consapevole?
No perchè, a me rode che mi telefoni dopo mesi e mesi e:
-come va?
-bè insomma, così cerchiamo di riprenderci.
-ah ma io non so niente, nessuno mi ha aggiornato
-no, parlavo della mamma di Fab ( ovviamente è l'ennesimo amico che non è venuto al funerale)
-ah bè si certo
-...
- ah. io e L ci separiamo.
- ah cazzo. E i bambini?
- non lo sanno
-...
-no perchè sai, te lo devo proprio dire (...a meeee? ) : i bambini sono una cosa bellissima, la più bella che io ho fatto, ma la loro gestione non è mai stata una cosa fatta bene tra noi. La seconda non ha mai dormito la notte come il primo, e poi non l'hanno presa al nido ed è irrequieta. Poi il mio lavoro, la sua università, non siamo mai riusciti ad organizzarci bene...
- .........ma sono cose normali. Cioè...questa è vita normale!
-eh, vabbè, è vita normale. Ma insomma che fatica!
No ecco.
Non ci sto.
Tu non sai.
Tu non sei pronto.
Tu non puoi farlo.
Ed è un peccato.
Un vero peccato.
E mi dispiace per te. Per voi.
A me dispiace un sacco, perchè io non mi scambio nemmeno un cm di pelle con te che hai due meravigliosi e bellissimi figli.
Perchè è morta Stefania.
Una donna di 38 anni che andava a scuola con mia sorella e che da marzo era in coma, perchè al suo terzo cesareo il suo utero non ha retto.
Emorragia e coma profondo. E questa settimana se ne è andata via. Ha smesso di lottare.
E le avevano detto di non avere il terzo figlio.
E la sua bambina si chiama Rita, sta bene, vive.
E si.
Sto giudicando.
E si, lo faccio perchè ne ho diritto.
E non ce l'ho fatta ad andare al funerale.
Perchè questa donna mi tocca il cuore e la pancia e mi ricorda che da quel lettino di ospedale potevo non rialzarmi più anche io.
Ed è così.
Le persone che non conoscono, non sono felici.
Prendete al volo questa occasione, voi che potete!
Fare figli è un'occasione unica per guardarsi in faccia, per quanto brutta possa essere la vostra faccia.
Coglietela.
Thanks for reading & sharing Lenglish
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HI???